Andrew Quinn (AUS)

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QUINN Andrew inner spaces

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Andrew Quinn è un artista australiano di grafica digitale e musicista residente a Milano. Ha curato gli effetti digitali di film quali “The Matrix” e “Tomb Raider”, “Nirvana” e “Vajont”. Negli ultimi anni si dedica a video-installazioni per ambienti multischermo e immersivi e alla grafica digitale interattiva per produzioni di spettacoli di danza e musica contemporanea.

Nel 2011 ha realizzato i sound reactive visuals per la serie Koine dei Pomeriggi Musicali, al Teatro dal Verme di Milano, e nel 2012 per La Biennale Musica a Venezia. Nel 2011 ha fatto la scenografia virtuale in 3d stereo per una produzione de “il Castello di Barbablu” di Bartók per l’Opera di Budapest.

Nel 2013-2014 ha fornito la sua consulenza artistica per il concorso per giovani musicisti e videoartisti presso il Centro Culturale San Fedele a Milano. Nel 2013 ha curato gli interactive visuals per uno spettacolo di ballo al Melzo International Film Festival.

Nel 2014 ha creato live visuals per un performance con l’Orchestra Tito Schipa di Lecce (“Children’s Corner” di Debussy e “Pictures at an Exhibition” di Mussorgsky), poi per uno spettacolo di musica contemporanea al Mereyhold a Mosca. Nell’agosto 2014, utilizzando proiezioni e LED, ha creato la scenografia virtuale per “L’Orfeo” di Monteverdi a Canberra, Australia. Ha dato lezioni alla NABA di Milano, all’Istituto Quasar di Design a Roma, allo IUAV di Venezia, all’Australian Film School di Sydney e alla UCLA.

Andrew Quinn è un artista da anni in residenza a San Fedele. Inizialmente noto come curatore degli effetti digitali di film quali The Matrix e Nirvana, negli ultimi anni si è dedicato a video-installazioni per ambienti multischermo e immersivi e alla grafica digitale interattiva per produzioni di spettacoli di danza e musica contemporanea.
“Ho iniziato il mio viaggio con la musica di Parmégiani a San Fedele 3 anni fa. Per me è stata un’esperienza di grande sintesi perché ho dovuto mediare tra una musica straordinaria e la possibilità di dare una rappresentazione visiva “illuminando” l’Auditorium San Fedele con la tecnica del video mapping. L’acusmonium è uno strumento che consente di far viaggiare l’orecchio io ho cercato di far viaggiare i sensi. Il punto di partenza è stata la proiezione acusmatica che mi ha permesso di generare delle “creature” quasi fossero degli ologrammi. Negli anni successivi sono ritornato su altri lavori di Parmégiani e la mia conoscenza di questo autore si è notevolmente arricchita al punto da sentire l’esigenza di ritornare sulla Création du Monde con uno sguardo rinnovato” (Andrew Quinn)