Archivio
23/01/2017
h.21 Auditorium San Fedele
Lloret Salvatge
Live
Otolab
Resilience + Schism
Ingegnere del suono: Filippo Berbenni, David Codina Muns (Lloret Salvatge)
In collaborazione con Instituto Cervantes de Milano
Il 2017 si aprirà con una nuova opera audiovisiva di OTOLAB, collettivo milanese da tempo in residenza a San Fedele, impegnato in una pluriennale sperimentazione nell’ambito dell’arte digitale e della musica elettronica. Al centro della ricerca del collettivo vi è un’indagine sulla percezione, in particolare sui temi della sinestesia e sul rapporto simbiotico tra immagini e suono.
Introdurrà la serata l’atteso debutto italiano del catalano Lloret Salvatge, progetto di Quim Font, giovane promessa del Sónar 2016. “Micro composizioni di elettronica sperimentale”, è così che l’etichetta Famèlic di Barcellona definisce il lavoro del musicista catalano che costruisce brani di breve durata ma con risonanze prolungate, e lo fa come un orafo, unendo frammenti di suoni campionati, registrazioni sul campo (onde, martelli, pioggia) e ambienti vaporosi, tra il folk ancestrale e il minimalismo d’avanguardia.
Otolab, Resilience + Schism
Resilience. La resilienza in termini ingegneristici indica la capacità di un materiale di resistere e assorbire energia di deformazione elastica. L’esperienza sonora della performance segue questa formula alternando fasi di forte pressione sonora con altre di rilascio che trasformano l’oppressione in un nuovo stato di rinascita.
Sul piano visivo, la presenza di organismi simili a fenomeni meteorologici come nubi e vortici, occupa il campo visivo come una presenza ineluttabile che si avvicina e travolge in maniera immersiva l’osservatore.
Visual: Luca Pertegato (xo00), Fabio Volpi (dies_)
Suono: Fabio Volpi (dies_)
Concept e produzione: otolab, 2016
Schism è una performance audiovisiva che si struttura sulla disposizione simmetrica di due elementi grafici essenziali, strettamente correlati ad un suono spazializzato. Il progetto esplora i pattern ritmici e gli effetti percettivi che derivano dalla loro oscillazione orizzontale che, in maniera irregolare e asincrona, varia frequenza nel tempo.
Il live esplora i pattern ritmici e gli effetti percettivi che derivano dalla loro oscillazione orizzontale che, in maniera irregolare e asincrona, varia la frequenza nel tempo con una forte enfasi sul piano acustico e visivo “left-right”. Il gioco di queste oscillazioni crea una serie di momenti particolarmente intensi dal punto di vista percettivo.
Visual: Silvio Mancini (harto)
Suono: Massimiliano Gusmini (mud), Silvio Mancini (harto)
Concept e produzione: otolab, 2016