Archivio
08/04/2019
h.19 Field Recording allo Studio di Fonologia di Milano (ingresso libero alla lezione con Nicola Scaldaferri)
In collaborazione con l’Università degli studi di Milano
h.21 Concerto, Auditorium San Fedele
Ingegnere del suono: Filippo Berbenni
L’atto conclusivo della quinta stagione è affidato a Christina Vantzou, compositrice ambient statunitense divenuta tra i nomi di punta del catalogo Kranky. Già metà del duo The Dead Texan assieme a Brian Wiltzie (Stars of the Lid, A Winged Victory for the Sullen), nel corso di quattro album solisti ha plasmato un sound onirico e riccamente evocativo, che da esili orchestrazioni modern classical si è progressivamente rivolto a un immaginario chiaroscurale le cui atmosfere d’astrazione sembrano voler indurre a una delicata ipnosi sensoriale.
Chiude la serata il gruppo audiovisivo olandese Optical Machines, che da anni propone performance live con apparecchiature analogiche, elaborando e costruendo dei giochi astratti di luce in stretta connessione con la partitura sonora. Come in una sorta di moderno vaso di Pandora, lo spettacolo libera e rilascia continui modelli di interferenze audiovisive animate, le quali si susseguono in una raffinata giustapposizione ipnotica di elaborazioni visive geometrico-dinamiche e frequenze ritmico-sonore. Tutto viene elaborato e manipolato dal vivo attraverso ingegnose “macchine ottiche” proiettive che – combinando lampade, lenti, sintetizzatori analogici e macchine fotografiche – mescolano effetti visivi e sonori in continua interazione. Con la performance “OM3”, il duo si cimenta con la deformazione e la deflessione dell’immagine e del suono in movimento rotatorio. La creazione di un ambiente audiovisivo, con l’attenuazione dell’immagine, è come un rumore potente che produce un leggero effetto di disorientamento. Il progetto degli Optical Machines mira a coinvolgere lo spettatore a una nuova esperienza percettiva.