Archivio
22/11/2021
h.21 Auditorium San Fedele
Anacleto Vitolo
Obsidian
Paul Jebanasam
Psalms
La prima parte della stagione 2021/2022 di INNER_SPACES si chiude con un’opera inedita di Paul Jebanasam, tra i più affermati rappresentanti dell’ambient “sinfonica” facente capo all’etichetta Subtext. Una vera sfida per l’artista britannico con il nuovo set Psalms, che prende a modello una delle più compiute opere di musica sacra di Igor Stravinsky, la Sinfonia dei Salmi del 1930 per pianoforte coro e orchestra, in cui il musicista russo aveva utilizzato tre Salmi biblici di diverso carattere: un’implorazione, un ringraziamento, un inno di adorazione.
La Fondazione Carlo Maria Martini ha commissionato quest’opera a Jebanasam con lo scopo di realizzare un lavoro musicale che riprenda la preghiera biblica dei Salmi, senza l’ausilio dei testi. Attraverso l’individuazione di alcune sfere tematiche dei canti religiosi ebraici – la lode, la supplica, la giubilazione, il pentimento, la rilettura di momenti vissuti -, tutto viene integrato dall’artista anglo-srilankese in un grande affresco che alterna stati e atteggiamenti dell’orante davanti a Dio.
Nella prima parte della serata il ritorno a Milano di Anacleto Vitolo, noto principalmente con i progetti/alias AV-K, K.lust e Kletus.K. La sua produzione, incentrata sulle tecniche di live electronics, trova un compimento esemplare nel suo recente lavoro “Obsidian”: un’opera ispirata all’interazione tra uomo e macchina, realizzata tramite suoni concreti e acustici catturati e manipolati per mezzo dell’elettronica, sulla base di partiture soggiacenti all’intera architettura compositiva. Gli strumenti musicali tradizionali sono infatti sollecitati alla produzione sonora in modo non convenzionale e processati, supportati dalla tecnologia, al fine di esplorare i confini sonori del materiale d’origine.
Un lavoro che si aggiunge all’innovativa ed eclettica produzione della nuova etichetta discografica di musica trasversale, Aulicus Classics.