Archivio
01/10/2011
h.17.30 Auditorium San Fedele
Vittorio Montalti
L’isola di Patmos (2011)
musica elettronica in ottofonia. Una commissione San Fedele Musica
Ingegnere del suono: Daniele Amidani
Assistente: Francesco Paradiso
Canto di Speranza in un Campo di Prigionia
Concerto in forma di drammatizzazione, ovvero proposta di un itinerario di ascolto come viaggio nel dramma della storia, partendo questa volta da una tematica legata al libro dell’Apocalisse. Due opere in programma che alternano due modi di vivere nel tempo: quello dell’attesa dell’ultimo giorno (Montalti) e quello della venuta del Signore, ovvero della cessazione del tempo (Messiaen). Introdurrà il concerto una nuova opera di musica elettronica del giovane compositore romano Vittorio Montalti, L’isola di Patmos. Il titolo rinvia all’indicazione di luogo in cui si trovava l’apostolo Giovanni a causa della paorla di Dio e della testimonianza resa a Gesù (Ap 1,9) all’inizio della sua visione. “ La composizione – spiega Montalti – parte da un materiale molto semplice che, grazie ad una serie di processi, si sviluppa per dare vita ad un arco narrativo articolato. Ne deriva così il possibile racconto di una vita, una vita in cui siamo chiamati a scegliere tra il bene e il male nell’attesa della fine dei tempi”. L’isola di Patmos è un omaggio a Olivier Messiaen, in particolare ai 70 anni della prima esecuzione del suo Quatuor pour la fin du temps, seconda opera in programma.