Archivio
26/09/2016
h.21 Auditorium San Fedele
T.E.S.O. / e-cor ensemble
Arvo Pärt remixed
Christian Fennesz
Malher Remixed – Bècs
Ingegnere del suono: Filippo Berbenni
INNER_SPACES verrà inaugurato il 26 settembre da Christian Fennesz, figura emblematica della musica elettronica che ha saputo forgiare, a partire dagli anni Novanta, un raffinato e inconfondibile sound elettronico incentrato sull’uso della chitarra, filtrata da campionatori ed effettistiche che sono divenuti il suo carattere distintivo. Il compositore e performer austriaco disegnerà un grande affresco elettronico che coniuga le atmosfere nostalgiche dell’ultimo album Bécs con i suggestivi remix dedicati alle sinfonie di Gustav Mahler.
Introdurrà la serata Arvo Pärt remixed, opera di due giovani gruppi finalisti del Premio San Fedele: e-cor ensemble e T.E.S.O. Rielaborazione elettronica di un’opera maggiore per orchestra del compositore estone: Silentium, per ritornare all’essenziale e “riscoprire dentro di sé la misteriosa sorgente che lascia sgorgare liberamente i suoni” (A. Pärt).
Il progetto del giovane collettivo milanese T.E.S.O. consiste in un largo movimento sinfonico, modellato sulla musica di G.Mahler, partendo da materiale corale di Arvo Pärt. L’idea di accostare questi due compositori nasce da un desiderio di creare un contrasto, Pärt è il compositore dei lunghi spazi, i lunghi silenzi, la meditazione, molto in lui fa pensare ad un’atmosfera meditativa e contemplativa.
In Mahler tutto è invece struggimento interiore, è una narrazione filtrata dagli occhi del musicista, molto terrena ed umana.
Tramite l’utilizzo di un sistema di spazializzazione ed il controllo diretto sui fader del mixer il brano viene poi proiettato nello spazio acusmatico di San Fedele.
Gli e-cor ensemble, Francesco Altilio, Cristian Maddalena e Mirjana Nardelli, propongono una rielaborazione di Silentium, secondo movimento dell’opera Tabula Rasa di Arvo Pärt. Il remix tende ad enfatizzare gli aspetti più intersechi della sua poetica; l’unità spirituale, gli elementi primitivi e la trasparenza emotiva.
Grazie a tecniche di sampling, editing, rielaborazione e manipolazione digitale è stato possibile indagare aspetti inerenti al linguaggio del compositore estone, contemplandolo in una nuova veste contemporanea e in un nuovo contesto tecnologico musicale.