FRANCESCO TRISTANO / SYNTAX ENSEMBLE

INNER_SPACES AUTUNNALE 2023 - MEMORIA E CONTINUITÀ CREATIVA

Francesco Tristano inner_sapces
SYNTAX-ENSEMBLE inner_spaces

Lunedì, 25 Settembre

h.21 Auditorium San Fedele

CONCERTO

PRIMA PARTE
SYNTAX ENSEMBLE
Continuum Collage 
 
Iannis Xenakis
Concret PH, per nastro magnetico
  
David Lang 
Sweet Air, per pianoforte, flauto, clarinetto, violino e violoncello
 
Beat Furrer
Presto, per flauto e pianoforte
 
Sofia Gubajdulina 
Staccato legato, da Ten Cello Preludes, n.1
 
Luciano Berio
O King, per voce, pianoforte, flauto, clarinetto, violino e violoncello
 
S. Gubajdulina
Rejoice!, sonata per violino e violoncello
I – Your joy no man taketh from you
 
I. Xenakis
Diamorphoses, per nastro magnetico (estratti)
 
I. Xenakis
Rebonds B, per percussionista
 
I. Xenakis 
La légende d’Eer, per nastro magnetico (estratti)
 
Syntax Ensemble
Pasquale Corrado, direttore
Valentina Coladonato, voce
Maruta Starvoltava, flauto
Marco Ignoti, clarinetto
Federica Severini, violino
Fernando Caida Greco, violoncello,
Anna D’Errico, pianoforte
Dario Savron, percussioni
 
SECONDA PARTE
 
Ingegneri audio: Giovanni Cospito, Edoardo Pietrogrande
Registrazione audiovisiva: Patrick Pecchenini, Tony Correnti
 

BIGLIETTI

16€/12€ (riduzione studenti solo in biglietteria – Via Hoepli 3/B mon – fri 10:00 – 16:00)

 

Per l’inaugurazione di Inner_Spaces Autunnale 2023, lunedì 25 settembre, la Fondazione Culturale San Fedele presenta un duplice programma di musica strumentale e sintetizzatori, con una fitta interazione di live electronics. Un inizio che illustra in modo esemplare la tematica dell’Autunnale “memoria e continuità creativa”, con la presenza eccezionale del musicista Francesco Tristano. Un solo di cinquanta minuti al mitico Gran Coda Yamaha CFX e ai sintetizzatori dal titolo On Early Music, con al centro alcuni brani della grande stagione tastieristica del Seicento italiano e inglese (Frescobaldi, Gibbons, Bull), ma anche brani originali del pianista lussemburghese ispirati dagli stilemi antichi o con fraseggi improvvisati, e infine rimaneggiamenti e rielaborazioni del materiale musicale con l’uso di una complessa sonorizzazione elettronica (processamento, effetti, algoritmi di spazializzazione, delay, riverberi saturati e disarmonici).

Tristano, con la sua arte unica, che integra l’interpretazione pianistica del grande repertorio ai linguaggi mutuati dalla club music, riesce a creare spettacoli sonori ponendo in comunicazione presente e passato, in cui l’antico conserva il suo mistero e il contemporaneo ne trae ispirazione, e viceversa il contemporaneo fa risuonare l’antico in una prospettiva nuova. Un’esperienza musicale coinvolgente ma anche pittorica, di coloristica dei suoni, con tonalità a volte armoniose ed austere, a volte morbide e tenue, oppure fiammeggianti e scoppiettanti nel tentativo di ravvivare la struttura ritmica degli antichi passi di danza.

 

Nella prima parte della serata, il Syntax Ensemble, composto da otto musicisti e residente a San Fedele, porta in scena un originale continuum tra il collage e il DJ set, in cui si succedono opere strumentali di due generazioni a confronto, da una parte il minimalismo di David Lang (1957) con il rappresentante più inventivo del Novecento italiano Luciano Berio (1925-2003), dall’altra, la ricerca di un suono realizzato ai margini della tecnica tradizionale degli strumenti dell’austriaco Beat Furrer (1954) con la fantasia lirica e intensa della russa Gubajdulina (1931). Il tutto è cementato da una cornice elettronica di Iannis Xenakis (1922-2001) composta da estratti dai brani “Concret PH”, “La Légende d’Eer” e “Diamorphoses”. Al centro della sequenza, come una pietra preziosa a incastro,  “Rebonds B” per percussioni di Xenakis, un immenso rituale astratto, in cui l’unico interprete dà luogo a un denso contrappunto ritmico di rimbalzi e sussulti, creando l’illusione di una molteplicità di esecutori.