KALI MALONE / OLIVIER MESSIAEN
INNER_SPACES PRIMAVERA 2023 - ECHI DI SPERANZA
Lunedì 17 Aprile 2023
h.21 Auditorium San Fedele
CONCERTO
OLIVIER MESSIAEN
– Le banquet céleste
– L’Ascension
– La nativité du Seigneur
– Apparition de l’Eglise éternelle
Alessandro La Ciacera, organo
KALI MALONE
Living Torch Live
Il quarto appuntamento primaverile della rassegna Inner_Spaces di Fondazione Culturale San Fedele in collaborazione con Plunge, lunedì 17 aprile, vede come protagonista dal vivo Kali Malone, la giovane artista americana (1994) con base a Stoccolma che in pochi anni si è conquistata una salda rinomanza nello scenario internazionale. La serata è introdotta da un lungo preludio organistico dedicato ad alcune opere giovanili del compositore francese Olivier Messiaen interpretate all’organo virtuale da Alessandro La Ciacera, vice-organista del Duomo di Milano. L’evento, come i primi tre appuntamenti di Inner_Spaces, è andato sold out a pochi giorni dall’apertura delle prevendite.
Dopo alcuni anni di ricerca acustica e di esecuzioni sull’organo a canne, Kali Malone è attesa a Milano per una performance in veste elettronica, nella quale presenta un’opera multicanale in ottofonia ideale per la diffusione nello spazio acusmatico di San Fedele. La compositrice non ha tuttavia rinunciato all’uso dell’organo, soprattutto dopo essere stata resa celebre dal doppio CD interamente strumentale The Sacrificial Code. In quel lavoro del 2019 suonava l’organo a canne da sola o con collaboratori, con accordatura non equabile e registrava sequenze ricombinandole seguendo una struttura rigorosa con matrici numeriche per determinare le durate ed altri parametri. Colpivano i lunghi piani sonori apparentemente statici, ma animati da una dinamica interna ispirata al minimalismo spirituale di La Monte Young.
Kali Malone si esibisce dunque in un live elettroacustico composto da otto tracce sonore, traendo materiale dall’ultima opera Living Torch commissionato dal GRM di Radio France. L’artista ha intrapreso questo suo studio elettronico interessandosi alla fisica del suono a livello granulare, partendo da registrazioni di sequenze suonate dal trombone, dal clarinetto basso, usando generatori di onde sinusoidali e il sintetizzatore ARP 2500. Lo sforzo compositivo si colloca all’incrocio tra scrittura strumentale e composizione elettroacustica, tra minimalismo americano e musique concrète, in cui si esplorano armonie e strutture canoniche.
Nella prima parte della serata, il centro tematico è l’organo per antonomasia, anche se in un modo del tutto inconsueto, con l’utilizzo di uno strumento virtuale che riproduce con fedeltà i campionamenti di grandi organi francesi. Alcune opere di Olivier Messiaen (1908-1992), maestro indiscusso nel Novecento dello strumento liturgico, si succedono in una drammatizzazione musicale, eseguiti senza soluzione di continuità creando un clima contemplativo ed estatico. Si tratta di brani giovanili ispirati dai grandi misteri cristiani: Le banquet céleste, la sua prima pubblicata, scritta nel 1928 all’età di 20 anni, Majesté du Christ demandant sa gloire à son Père tratto da L’Ascension del 1933, Offrande au Saint Sacrement del 1930, Desseins éternels da La nativité du Seigneur del 1935, e infine l’impressionante Apparition de l’Eglise éternelle del 1932, una lunga processione litanica con una sequenza di accordi che viene trasposta e arricchita in un lento e monumentale crescendo e diminuendo per rappresentare la Chiesa celeste che va incontro a Dio seguendo il testo di un antico inno gregoriano, Caelestis urbs Jerusalem.