SOGLIE IMMERSIVE

LUN 22/01
Auditorium San Fedele, ore 20.30
ÁKOS RÓZMANN (1939-2005)
12 Stations VI-I
JAMES HOLDEN (1979)
Live set

LUN 12/02 
Auditorium San Fedele, ore 20.30
CHIARA TRENTIN (1991)
ANTHONY CHILD SURGEON (1971)
Live set Terra SOMA

LUN 26/02 in collaborazione con Goethe-Institut di Milano
Auditorium San Fedele, ore 20.30
KONRAD SPRENGER (1977)
HAINBACH (1978)

LUN 11/03 – MAR 12/03
SPECIALE INNER_SPACES
Chiesa di San Fedele, ore 20.30
Hieremias propheta
FRANÇOIS COUPERIN (1668-1733)
Trois leçons de ténèbres
NICOLÁS JAAR (1990)

GIO 21/03
Auditorium San Fedele, ore 20.30
OTOLAB
NEEL (1982)

LUN 08/04 in coproduzione con Jazz is Dead! festival e Arci Torino
Auditorium San Fedele, ore 20.30
PAULINE OLIVEROS (1932-2016)
Bye Bye Butterfly; I of IV
SUZANNE CIANI (1946)

LUN 22/04
Auditorium San Fedele, ore 20.30
FRANCESCO ZAGO (1972)
Bruckner Allegro Moderato
RICHARD SKELTON (1973)

LUN 06/05 in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Milano e Goethe-Institut di Milano
Auditorium San Fedele, ore 20.30
ZSÓFIA BOROS (1980)
JAKOJAKO (1991)


Dal 22 gennaio al 6 maggio 2024 all’Auditorium San Fedele di Milano si svolge l’edizione primaverile di INNER_SPACES, la rassegna di musica elettronica e arti audiovisive da oltre dieci anni punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca interdisciplinare.

Intitolato “Soglie immersive”, il nuovo programma stagionale di INNER_SPACES è concepito come un laboratorio in otto puntate per approfondire la tematica del coinvolgimento percettivo. L’auditorium San Fedele, dotato dell’acusmonium Sator, consente un ascolto in uno spazio acustico non convenzionale bensì immersivo. Non si tratta di una fruizione semplicemente avvolgente dal di fuori, ma coinvolgente interiormente e per di più nella dimensione di un’esperienza comune condivisa con gli altri.

Tuttavia, la dimensione immersiva dell’ascolto non è univoca, da una parte dipende dal linguaggio musicale degli artisti, dall’altra dagli strumenti impiegati. In questo senso, i processi di stratificazione e sedimentazione sonora, la costituzione di continuità temporali mediante lente trasformazioni, le sequenze sovrapposte del minimalismo iterativo, l’intreccio di brani in successione, le svariate modalità espressive, la concentrazione timbrica e materica, sono tutte caratteristiche che contribuiscono a configurare una serie di soglie immersive distinte.

Buona parte degli artisti della rassegna, ed è questa una delle principali peculiarità, suonerà con sintetizzatori analogici o digitali. Dall’attesissima pioniera del Buchla, Suzanne Ciani, che si esibirà in una performance in quadrifonia in coproduzione con Jazz is Dead! festival realizzato da Arci Torino (dove invece sonorizzerà materiale visivo fornito dal Museo Nazionale del Cinema) al dj Anthony Child, meglio noto come Surgeon, esperto improvvisatore con gli strumenti della SOMA Laboratory. Dal compositore elettroacustico Hainbach che, con la tecnica del nastro magnetico, crea avvolgente musica ambient, ai live set con modulari di musicisti tra i più apprezzati in questo momento come James Holden e l’emergente produttrice turco-tedesca JakoJako.

Nuove soglie immersive verranno aperte all’esplorazione dal collettivo audiovisivo milanese Otolab in un senso sinestetico, dal britannico Richard Skelton, figura maggiore della musica ambient che raramente suona dal vivo, da Konrad Sprenger in un live set esafonico (a sei canali) mediante una chitarra elettrica come generatrice di suoni che vengono rielaborati e spazializzati digitalmente, e dallo scultore del suono Giuseppe Tillieci in arte Neel, già metà dei Voices From The Lake con Donato Dozzy.

Altri musicisti ancora perseguiranno lo stesso obiettivo, però attraverso l’uso di strumenti musicali più tradizionali, come Chiara Trentin (già protagonista sul palco con Francesco Messina per l’esecuzione di Prati Bagnati del Monte Analogo) al violoncello elettrico a sei corde con live electronics, Francesco Zago con la chitarra elettrica ed effettistica per presentare una rielaborazione dalle ampie sonorità orchestrali della Settima Sinfonia di Bruckner e Zsófia Boros, la poetessa della chitarra acustica dal suono delicato e avvincente, qui grazie al Forum Austriaco di Cultura, che ha registrato tre album per la prestigiosa ECM in un programma di musiche argentine.

Rimane sempre l’attenzione ai fondatori della musica elettronica, in questa edizione con due ritratti. L’ungherese Ákos Rózmann (1939-2005), per molti anni organista della cattedrale cattolica di Stoccolma, autore di alcuni monumentali cicli di composizioni elettroacustiche dalle sonorità massicce e altamente drammatiche, con titoli spesso ispirati dalla liturgia della Messa. La fisarmonicista statunitense Pauline Oliveros (1932-2016), tra le iniziatrici della nuova musica nel continente americano, anche teorica della modalità compositiva descritta da un critico come “consapevolezza sonora”.

Al cuore della rassegna, lo Speciale INNER_SPACES dal titolo Hieremias propheta nella Chiesa di San Fedele, con la partecipazione straordinaria di Nicolás Jaar, in una sacra rappresentazione del libro del profeta Geremia in cui si alterneranno le leçons de ténèbres di François Couperin (1688-1733), sequenze elettroniche con voce del gruppo Ars Discantica (A. Pileggi e M. Colombo) e due grandi affreschi di live electronics dell’artista cileno.