SUZANNE CIANI / PAULINE OLIVEROS

INNER_SPACES PRIMAVERA 2024 - SOGLIE IMMERSIVE

Lunedì, 8 Aprile

h.20.30 Auditorium San Fedele

CONCERTO

PAULINE OLIVEROS (1932-2016)
Bye Bye Butterfly (1965) 8’
I of IV (1966) 20’

SUZANNE CIANI (1946)
Quadriphonic ellipses

 
€ 23 / € 18 (riduzione studenti solo in biglietteria – Via Hoepli 3/B mon – fri 10:00 – 16:00)

Il sesto appuntamento di Inner_Spaces comporta un programma con due capofila della scuola americana: Pauline Oliveros e Suzanne Ciani. Due generazioni a confronto con due prospettive musicali ben distinte. Pauline Oliveros ha operato soprattutto in California. Ha studiato con Robert Erickson. Nel 1960, con Ramon Sender e Morton Subotnick, organizza concerti pioneristici di musica elettronica a San Francisco dal titolo Sonics. È tra le musiciste che partecipano alla creazione di In C di Terry Riley. In quegli anni, lo stesso gruppo gruppo fonda il San Francisco Tape Music Center che si trasferirà nel 1967 nel Mills Center for Contemporary Music. A quegli anni risalgono le due opere di Oliveros programmate nel concerto, momento produttivo più originale e significativo della sua carriera. Dal 1988 l’artista americana prenderà un’altra direzione più orientata al lato performativo, nuova fase produttiva per la quale conierà il concetto di Deep listening: “un ascolto profondo basato su principi di improvvisazione, musica elettronica, rituali, insegnamento e meditazione, un progettato per ispirare a praticare l’arte dell’ascolto e della percezione nelle varie condizioni ambientali”.
Bye Bye Butterfly, del 1965, è un’opera stereofonica realizzata con due oscillatori Hewlett-Packard, due amplificatori, un giradischi e due registratori a nastro sfasati. Pauline Oliveros ha eseguito e registrato la composizione in tempo reale dopo aver regolato l’intero dispositivo. La scrittura musicale riprende un brano di “Madame Butterfly” di Pucini che viene campionato.
I of IV è del 1966, opera più estesa di venti minuti, registrata nello Studio di Musica Elettronica dell’Università di Toronto. La composizione è stata eseguita in diretta senza montaggio o collage, come una performance. È costruita con suoni combinati e amplificati e nastri a circuito chiuso. Sistema progettato al San Francisco Tape Music Center (1965) e composto da dodici generatori di onde sonore sinusoidali (undici generatori sopra i 20 KHz e uno sotto 1 Hz) collegati ad una tastiera d’organo, due amplificatori di linea, un mixer, un generatore di eco (Hammond Spring Reverb) e due registratori stereo. Una musica austera e astratta, realizzata senza sovraincisioni, l’unica stratificazione è quella creata dal ritardo e dal riverbero.
Nella seconda parte, Suzanne Ciani si esibisce col sintetizzatore Buchla in un live set speciale intitolato Quadriphonic Ellipses. “Una delle mie visioni incompiute era il suono spaziale – racconta Ciani – quindi fin dall’inizio ho lavorato in quadrifonia. Il movimento spaziale era uno dei parametri musicali che potevo controllare come l’altezza o l’ampiezza. È un movimento integrato con la musica e solo la musica elettronica lo possiede in modo naturale”. Compositrice nominata cinque volte ai Grammy Award, Suzanne Ciani è pioniera della musica elettronica e artista che ha pubblicato oltre venti album solisti. La sua musica è presente in film, giochi e pubblicità, come lo spot con il celebre suono “pop-and-pour” da lei creato per Coca-Cola. La sua vita e il suo lavoro sono stati narrati nel documentario del 2017 A Life in Waves.