Karlheinz Stockhausen (D)
21/10/2019 – Acousmatic Space I
Oktophonie (1991)
Compositore tedesco (Mödrath, Colonia, 1928 – Kürten-Kettenberg, Colonia, 2007). Esponente con Nono e Boulez della nuova musica seriale, partendo dall’esperienza della scuola di Vienna (in partic. A. Webern) e da esperienze elettroniche, giunse alla formulazione di un linguaggio sonoro libero da ogni vincolo con la tradizione e improntato a uno sperimentalismo radicale, indirizzandosi verso la conquista di nuovi mondi sonori. Ha firmato oltre 300 composizioni, tra le quali Kontrapunkte per 10 strumenti (1953), Gesang der Jünglinge (1955-56), primo esempio in cui la musica acquista una dimensione ‘spaziale’, Gruppen per tre orchestre (1955-57), Kontakte per suoni elettronici e strumento (1960). Importante nella sua produzione è il monumentale ciclo Licht, die sieben Tage der Woche, che prevede sette opere teatrali una per ogni giorno della settimana, iniziato nel 1977 e concluso nel 2003.
Allievo della Hochschule für Musik di Colonia, si perfezionò a Parigi con O. Messiaen e D. Milhaud; passò poi all’università di Bonn, ove studiò acustica e cibernetica con W. Meyer-Eppler. Dal 1953 al 1998 collaborò attivamente con lo studio di musica elettronica del Westdeutscher Rundfunk di Colonia, di cui divenne in seguito direttore artistico (1963-75). Docente di composizione e analisi musicale nell’ambito dei seminarî estivi di Darmstadt (1955-74) e prof. al conservatorio di Colonia (1971-77), fondò e diresse i Kölnerkurse für neue Musik (1965-69). Dal 1991 aveva una propria casa editrice che ha pubblicato tutta la sua opera. Tra i molti premi da lui ricevuti si ricorda il Polar music prize (2001).
Tra le altre sue composizioni si ricordano: Zyklus (1959), Carré per 4 orchestre, 4 cori e 13 strumenti (1959-60), Momente per soprano, 4 cori e 13 strumenti (1961-65), Plus minus per esecutori ad libitum (1963), Mixtur per 5 gruppi strumentali, generatori di onde sinusoidali e modulatori anulari (1964), Microphonie I per tam-tam e strumenti elettronici (1964) e II per 12 voci, organo Hammond e 4 modulatori anulari (1965), Telemusik (1966), Hymnen, musica elettronica e concreta (1967), Stimmung per 6 vocalisti (1968), Kurzwellen per pianoforte, electronium, tam-tam, microfoni, filtri e regolatori (1968), Aus den sieben Tagen (1968), Mantra per 2 pianoforti, nastro, modulatori ad anello, woodblock e cembali antichi (1970), Sternklang (1971), Trans per orchestra (1971). Il ciclo teatrale Licht, die sieben Tage der Woche è formato da: Donnerstag (1981), Samstag (1984), Montag (1988), Dienstag aus Licht (1991), Freitag aus Licht (1994), Mittwoch aus Licht (1997); Sonntag aus Licht (2003). Nel 2003 aveva iniziato un nuovo ciclo di composizioni, Klang, al quale appartengono: Himmel fahrt (2004), Freude (2005), Natürliche Dauern (2006), Harmonien (2006), Cosmic planet (2007). I suoi numerosi scritti sono raccolti in Texte zur elektronischen und instrumentalen Musik (6 voll., 1952-84).