MÉLIA ROGER / SVEN HELBIG

INNER_SPACES PRIMAVERA 2025 - RADICI E DIRAMAZIONI

Lunedì, 24 Aprile

h.20.30 Auditorium San Fedele

CONCERTO

MÉLIA ROGER
Live set

SVEN HELBIG
I Eat the Sun and Drink the Rain per coro, elettronica e video

 
(riduzione studenti solo in biglietteria – Via Hoepli 3/B lun-ven 10:00 – 16:00)
 
 
in collaborazione con Institut français Milano
in collaborazione con Goethe-Institut Mailand

Sven Helbig è un compositore tedesco la cui carriera ha segnato un punto di svolta nell’integrazione tra musica classica e sperimentazione elettronica. Il suo approccio innovativo è contraddistinto dalla capacità di unire la tradizione orchestrale con le sonorità elettroniche.
Risale al 2017 il suo lavoro per coro e live electronics I Eat the Sun and Drink the Rain. La produzione è stata messa in scena alla Milton Court Hall/Londra, all’Elbphilharmonie/Amburgo e alla Reina Sofia Hall/Madrid. Negli ultimi anni, l’artista si è impegnato nel lavoro di regista. Ha diretto video musicali, spettacoli teatrali ed eventi multimediali teatrali. Ad esempio, ha prodotto la High-rise Symphony in occasione dell’800° anniversario di Dresda.
Nella seconda parte del programma, Sven Helbig e il suo coro presenteranno I Eat the Sun and Drink the Rain, un’opera interdisciplinare composta da dieci brani che esplora la condizione umana attraverso un processo sonoro che alterna cori da camera e paesaggi elettronici, mentre scorre ininterrottamente su uno schermo una traccia visiva. Il titolo stesso è un invito poetico a un incontro tra la luce e la pioggia, simboli di un’esperienza esistenziale che travalica la razionalità.
L’opera è un viaggio che conduce dal Kyrie Eleison all’interpretazione de L’Infinito di Giacomo Leopardi, passando attraverso varie riflessioni sullo spirito umano. Ogni composizione è pensata per descrivere un momento di ricerca e di introspezione, in cui gli esseri umani si confrontano con la vastità del mondo naturale, trovando rifugio nel mistero della vita e nell’infinito che li circonda. La dimensione corale di Eat the Sun and Drink the Rain gioca un ruolo centrale, elevando l’esperienza musicale a un livello spirituale, dove l’unione delle voci umane e delle sonorità elettroniche crea un’atmosfera meditativa. La fusione di suoni naturali, voci umane e paesaggi elettronici disegna una mappa sonora di quel luogo immaginario dove l’incontro tra l’umanità e la natura è simbolo di possibile purificazione.
La prima parte del concerto, invece, sarà dedicata a una giovane promessa della scena musicale contemporanea, Mélia Roger, che si esibirà per la prima volta a Milano con un set che mette in rilievo la sua raffinata sensibilità artistica. Conosciuta soprattutto per il suo lavoro nel campo delle installazioni sonore e del design per il cinema, Mélia Roger è una delle voci più interessanti nel panorama delle artiste che esplorano le relazioni tra esseri umani e non umani attraverso il suono. La sua ricerca, infatti, si concentra sull’idea di ascolto come esperienza sensoriale profonda, capace di coinvolgere in modo empatico e consapevole chi vi si avvicina.
Il suo approccio si fonda principalmente su registrazioni sul campo e performance di ascolto attivo, strumenti che le permettono di creare paesaggi sonori complessi e suggestivi, invitando l’ascoltatore a una riflessione sul rapporto con l’ambiente circostante. Il suo lavoro si muove tra il minimalismo e l’avanguardia, esplorando come i suoni naturali e gli elementi ambientali possano essere trasformati in veri e propri linguaggi sonori.
Inoltre, la ricerca di Roger comporta una forte componente partecipativa, che la porta a lavorare in progetti condivisi, dove il suono diventa uno strumento per creare comunità e scambio di esperienze. La sua musica si fa testimone della sua convinzione che l’ascolto attivo e la partecipazione collettiva siano fondamentali per una comprensione più profonda delle dinamiche ambientali, sociali ed emotive. Con il suo lavoro, Roger non solo intende coinvolgere il pubblico nella sua ricerca sonora, ma anche stimolare un dialogo continuo tra la natura, l’essere umano e l’arte.
L’incontro tra la poetica di Sven Helbig e quella di Mélia Roger, pur distanti per stile e approccio, trova una sintesi in questo concerto, che invita a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente, la spiritualità e l’umanità.